SamanthaCi siamo sicuramente accorti tutti che i social network non sono immuni alla pubblicità. Per i comuni mortali, questo non incide molto sulla vita di tutti i
giorni.
Ma per gli “addetti ai lavori”?
Le inserzioni sui social network hanno una miriade di vantaggi: I bassi costi, gli utenti raggiunti in modo mirato, l’intereattivita’, ecc…
E’ naturale, quindi, che un’inserzionista prediliga questi canali. Chi non lo farebbe?
Ma tutto cio’ ha ovviamente causato problemi ai media “tradizionali” che si sono trovati spiazzati davanti alle nuove frontiere dell’advertising.
Per correre ai ripari, e’ necassario studiare come tenersi al passo con la nuova tecnologia e con I nuovi canali di comunicazione. I media devono crescere e mai come ora e’ vero il detto : “ Non si smette mai d’imparare”.
La pubblicita’ e’ un mondo in continua evoluzione ed espensione . Permette di lasciar libero sfogo alla fantasia, anche quando si tratta di marketing e strategie di branding.
Un esempio italiano di canale alternativo che unisce il mondo dei social network a quello della pubblicita’ e’ zooppa.com. E’ un sito che adoro e per il quale ho fatto alcuni spot.
Ecco un esempio.
Questo spot amatoriale e’ sicuramente allo stato grezzo (i mezzi a disposizione sono quelli che sono e gli attori…pure!), ma lo scopo del sito e’ l’importante. Ossia un gruppo di persone appassionate di pubblicita’ che si ritrova virtualmente dove reali aziende conosciute danno loro la possibilita’ di inventarsi pubblicitari e di creare concretamente spot video e radio, concept e pubblicita’ stampata. Non a caso, negli anni, il sito e’ cresciuto e si e’ evoluto. Questo grazie alle aziende che hanno capito la sua potenzialita’: gli utenti sono “pubblicitari” e allo stesso tempo “vittime” della pubblicita’.
Loro sono il medium.
Samantha