SamanthaSono appena tornata dalla Valle D’Aosta, dopo due giorni di folli festeggiamenti per il matrimonio di un amico. Eravamo in cima ad una montagna e cio’ che ha messo in agitazione la maggior parte degli invitati non e’ stato il freddo polare, ma la totale assenza di segnale : cellulari, iPhone e portatili erano inutlizzabili.
Questo mi ha fatto riflettere: siamo davvero dipendenti dai social network e ci passiamo sempre piu’tempo.
Il motivo di questo attaccamento e’ sicuramente il fatto che I social network hanno creato nuove reti di relazioni che sono diventate indispensabili quasi quanto le amicizie “reali”. Aggiornare I propri profili e controllare quelli dei propri amici e’ quasi un bisogno.
Credo che I social network siano governati dallo stesso principio dei reality : la curiosita’ di sapere tutto di tutti e far sapere ( e vedere) tutto di noi. La nostra vita e’ scandita dagli stati sul web, dalle foto caricate e da quanti e quali amici hai.
I social network diventano una sorta di memoria privata a disposizione di tutti. A volte si capisce molto di piu’ di una persona guardando la sua pagina web piuttosto che parlandole. E’triste tutto cio’. Ma credo che forse gli utenti siano solo un po’ esibizionisti e che tentino di attirare quell’attenzione che magari nella vita di tutti i giorni non ricevono.
Dobbiamo ricordarci , pero’, che tutto quello che mettiamo in rete rimane per sempre e un giorno, magari piu’ grandi e maturi ( e con un capo che controlla il nostro profilo per verificare la nostra serieta‘) , potremmo pentirci di qualcosa.
Allora, sara’ troppo tardi.
Samantha