QUESTIONE DI PRIVACY

Ho letto un articolo nel quale si parla di un progetto per capire se un utente è gay oppure no analizzando l’elenco dei suoi amici. Tralascerei la parte “scientifica” per soffermarmi sull’utilità del lavoro, perché mi sorge spontanea la domanda : “ma perché c’è un gruppo di studiosi che perde tempo in queste cose?”.

Esistono su Facebook impostazioni sulla privacy ben determinate, che comprendono la dichiarazione o meno degli “interessi in” dai quali si può dedurre facilmente l’orientamento sessuale di una persona. Di conseguenza è possibile anche non specificare nulla e mantenere un velo di segretezza sui propri gusti.

Ma evidentemente c’è qualcuno che vuole sapere a tutti i costi informazioni molto private, apparentemente senza un motivo logico.
Credo che questo motivo, invece, sia più “subdolo”.

Pensiamoci.
Quando ci sono persone interessate ai nostri gusti e di conseguenza ai nostri stili di vita che da essi derivano? Quando c’è qualcuno interessato ai nostri consumi, siano essi di esperienze, di servizi o di beni.
Credo quindi che sia solo l’ennesima trovata di marketing per creare un segmento e operare azioni mirate di promozioni varie.

La cosa che veramente mi preoccupa è che nonostante le impostazioni sulla privacy, si possano sempre ottenere informazioni che magari dovrebbero o si vorrebbe che rimanessero segrete.

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