Ieri sera sono andata a vedere “Inception”, il nuovo film con Di Caprio. Davvero bello, mi è proprio piaciuto.
L’unica pecca è che per capirlo al 100% devi stare molto attento, tenere alta la concentrazione e magari prendere anche un paio di appunti.
Ero un po’ stanca in verità, ma ho tenuto duro fino alla fine, attenta a non perdere nessun minimo particolare, nessuna frase rivelatrice.
A giudicare dal mio livello di comprensione, però, mi sa che qualcosa me la sono persa…solo che non so ancora cosa.
Proprio quando credi di aver capito tutto ti incasinano ancora di più le cose e allora cominci a fare ipotesi su ipotesi e per assurdo ognuna è plausibile, ma nessuna è la “verità”. Arrivi a un punto in cui non ci capisci più un tubo. Sei disorientato, ma non vuoi mollare, vuoi capire a tutti i costi.
Allora ricominci con le congetture.
Alla fine ti viene un gran mal di testa…e poi impazzisci.
Come “Lost”, l’esempio per eccelleza. Nell’ultima puntata (FINALMENTE) si capisce che sono tutti morti. Ok, ci sono arrivata. Ma addirittura pretendere che io mi renda conto che l’ultimissima scena richiama a sua volta la prima scena della primissima serie, no. Mi sembra chiedere un po’ troppo a una persona che vuole solo rilassarsi davanti a un bel film/telefilm.
Senza parlare delle numerose incongruenze di cui sono costellati. Ma anche allora ti chiedi: “Sono errori del regista o sono stati messi di proposito? Se sono stati messi volutamente, che diavolo vogliono significare? Ecc..”.
Chi ha visto “Inception” capirà benissimo di cosa parlo: giovani che diventano vecchi, ma muoiono quando sono giovani. Gli stessi vecchi che in realtà sono giovani non muoiono. Cose così insomma.
Poi dicono che per guardare la tv ti atrofizza il cervello. A me sembra di fare un test del QI tutte le volte!