VACANZE ROMANE


Sono da poco tornata dalle mie vacanze romane (con tanto di piccola e gustosa deviazione a Firenze).
Siamo partiti in 4, ma in realtà eravamo 5. E’ stata la prima gita con il/la nipotino/a :)!

Dato che durante l’anno non sono mai riuscita ad andare via (da ricordare, uno su tutti, il viaggio per Londra annullato perchè un cavolo di vulcano, che non eruttava da miiille anni, ha deciso di svegliarsi proprio il giorno prima della mia partenza. Biglietti presi da mesi. Regalo di laurea. Tutto buttato alle ortiche), per me è stata una gioia immensa riuscire ad arrivare a destinazione e trovare addirittura bel tempo.

Roma è bella e ci sono un’infinità di cose da vedere e di posticini dove assaggiare ottimi piatti tipici. E’ stato come entrare nel film “Mangia, prega, ama”, ma con molto “Mangia” e relativo collasso a fine pasto.
Sarò ingrassata come minimo di 4 chili!

L’unica nota dolente, se proprio vogliamo trovarla, è la metro. La gente non sa usarla e soprattutto non si muove.
La regola del “tenere la destra” sulle scale mobili nessuno la conosce e nemmeno quella del “far scendere prima di salire”. Da milanese nevrotica e sempre di corsa non posso proprio sopportare certe cose. Dopo un paio di giorni a camminare e fare scale senza sosta,però, mi sono adeguata perfettamente agli usi e costumi del luogo.

In queste vacanze mi sono anche cimentata come fotografa, regista (con risultati a dir poco agghiaccianti) e come cantante di canzoni tipiche milanesi.
Premetto che non sono una pazza che si mette a cantare per strada, ma il mio ragazzo sta cercando di convertirmi al milanese-style e non perde occasione per darmi lezioni.
Siccome il dialetto milanese lo conosco tanto quanto l’arabo, è stato difficile cantare “O mia bella Madunina” azzaccando parole e pronuncia.
In compenso ho creato una nuova versione:

” O mia Bela Madunina, che te brilet de luntan,
tuta dora e pichina,
ti te dominet Milan.
Sut de ti se viv la vita,
nun se sta mai coi man in man,
canten tuch vedi Napule e poi mur,
ma poi venien chi a Milan,
Terun”.

Ecco, diciamo che ho altre qualità.

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