UNA DOMENICA MATTINA


Questa mattina mi sono svegliata prima che la sveglia suonasse.
Queste cose capitano sempre quando non devo andare al lavoro e potrei dormire.

Sono scesa dal letto, lanciando un annebbiato e fugace sguardo ai miei piedi nudi.
Dove saranno finite le mie ciabatte?
Forse sotto il letto, come al solito.
La moquette è retrò, ma davvero piacevole quando hai addosso ancora il tepore della notte e sei scalza.

Ho alzato la tapparella, lentamente.
Le mie capacità motorie al mattino sono limitate.
Fuori c’era il sole, finalmente.
Ho così avuto il coraggio di aprire la finestra, nonostante il mio sottile pigiama.
Sono calorosa tutto l’anno.

Un’aria leggera si è fatta largo nella stanza.
Profumava di fresco, come quella di montagna.
Un improvviso brivido sulla pelle mi ha fatto stringere nelle spalle.
Illuminata dal sole e baciata dal vento, mi sono ritrovata a sorridere.

Visioni colorate nel buio dei miei occhi chiusi parlavano di te, di noi.
Così vicini nella lontananza.

I ricordi di felicità vengono a trovarti nei momenti più impensabili.

Aroma di caffè dalla cucina.

La giornata può iniziare, con te dentro di me.

E’ stato un bel risveglio.

Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l’odore stesso che aveva un giorno il vento.

Mario Quintana

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