Codice giallo


Un tranquillo sabato pomeriggio di sole.
Mr.Roverselli: “Tesoro, vado un po’ in bici oggi pomeriggio!
Io: “Ok, ma non fare tardi che stasera abbiamo la festa di Omar!

Qualche ora più tardi il cielo si annerisce. Fulmini, tuoni e una pioggia degna del Diluvio Universale si abbattono sulla città.
Guardo fuori dalla finestra: “Teo non è uno sprovveduto, si starà riparando da qualche parte“.
Così, tranquilla, mi faccio un bel bagno e comincio ad asciugarmi quella massa infinita che io chiamo capelli.

Passa un po’ di tempo.
Suona il citifono.
Apro.
Daniele, il nostro amico e “compagno” di biciclettata entra in casa.
D:” Samy, avresti un fazzolettino?
Io: ” Dani? Ciao! Certo, come è andata?
D:”...”
Io: “…Teo dov’è?” -qui ci sarebbe stata bene la musichetta da colpo di scena “da da da dannn”-
D: “Qui fuori, non entra per non sporcare il pavimento…di sangue!“.
Io: °_O

Siamo corsi al pronto soccorso, con i capelli bagnati io e mezzo rotto lui.
Codice giallo.
Mr.:” Amore, mi dispiace…ti ho rovinato la serata. C’era la festa…sei ancora in tempo per andare! Lasciami qui!
Io: “Ma tu sei pazzo,hai battuto la testa! Mangiati un Kit Kat va, che ti tira su!

Durante l’attesa abbiamo visto passare alcuni codici rossi e in quel momento ho realizzato che se Teo avesse avuto qualcosa di molto più grave non mi avrebbero permesso di andare oltre l’accettazione e stare insieme a lui. Non sono nè un famigliare nè sua moglie.
Per lo Stato non sono nessuno. Idem per la Chiesa (anzi no, per la Chiesa qualcosa sono: una peccatrice!). 
E’ necessario avere un pezzo di carta per dimostrare che due persone si amano e hanno intenzione di condividere la vita  finchè morte non le separi?
Senza nessun “obbligo ufficiale” mi prendo cura ben volentieri del mio ragazzo e mi sembra una cosa più che naturale. Se questo non è amore, cos’è?

Eppure c’è chi ancora pone certe domande bisbigliando-come se fosse una vergogna-: “Ma Matteo è andato a convivere?“.

Oppure chi, ai matrimoni altrui, si permette di dire al microfono -davanti a tutti- “Matteo, tu sei il prossimo!
Nota di colore. Il matrimonio era della sua ex ragazza, la quale credo non abbia affatto gradito la cosa. Al suo posto io sarei saltata alla giugulare di “questa persona dalla lingua troppo lunga” e l’avrei preso a botte con il bouquet. Senza contare che il nostro matrimonio si sarebbe dovuto svolgere proprio in quel periodo…insomma: tatto pari a zero!
Tralasciando il fatto che vengo trattata come l’Innominata e sembra che Teo faccia tutto da solo, mi sembra assurdo che nel 2011e soprattutto conoscendoci -siamo decisamente due brave persone- possano accadere simili episodi.

Sono Cattolica -ok, forse non molto praticante- e di certo non sono contro il matrimonio, anzi, mi sposerò un giorno e sarà un momento bellissimo. Non per questo, però, mi sembra giusto sminuire la mia scelta d’intraprendere una convivenza e giudicare questo tipo di unioni meno importanti o addirittura sconvenienti.

Il Medioevo è finito da un pezzo, sarebbe ora che anche l’ipocrisia finisse.

Altra cosa certa, “Mr.Tatto” non celebrerà mai il mio matrimonio!

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