Pillole di convivenza: la camicia piegata


Essere una 25enne, lavoratrice e convivente è  una grande soddisfazione, ma a volte è decisamente dura.
Io e Mr. Roverselli non siamo certo immuni dai litigi.
Stupidissimi, assurdi litigi quotidiani.

Quello di settimana scorsa riguardava la stiratura delle camicie.

E’ necessaria una premessa.
La mia giornata tipo è composta da circa 9/10 ore di lavoro (durante le quali per la maggior parte del tempo parlo/ascolto/scrivo/prendo cazziatoni in inglese), a queste dobbiamo aggiungere il tragitto di andata e ritorno in treno. Per un totale di almeno 12 ore fuori casa e un mal di testa perenne.
Tanto per capire, esco la mattina che sono una rosa di campo e torno che sembro uno straccio per pavimenti da buttare.
La sera, una volta arrivata a casa, fare i mestieri non è proprio il mio primo pensiero. Quando poi si tratta di stirare -sinonimo di almeno un paio d’ore in piedi dritta come una colonna greca- mi viene quasi da piangere.
Ergo, parte del fine settimana lo dedico totalmente al mio bel mucchietto di panni stropicciati.
Solo per questo dovrebbero dare a me e a tutte le donne una medaglia al coraggio!

Coloro che hanno una routine casalinga simile alla mia potranno capire l’istinto omicida che ho provato quando Mr. Roverselli ha osato dire: “Certo che le camicie potresti almeno piegarle e non solo appenderle!” – ghigno malefico-
Io: “C…c…c…osa? Stai scherzando vero?
Si, stava scherzando, solo che io non l’avevo capito subito.

Mr. Roverselli: “Esteticamente sono molto più belle, non c’è paragone“.
Io: “Esteticamente ti sto per strozzare!! Ma hai idea di quanto tempo perderei per piegarle?
Mr. Roverselli: ” Eh, invece che perdere tempo a giocare a The Sims potresti piegarle, per esempio“.
Io: ” Scusa se nei miei 5 minuti di pausa adoro cazzeggiare…no, ma potrei anche non dormire, almeno risparmio tempo!

A questo punto, in genere, scoppiamo a ridere.
Lui mi bacia, mi dice che sta scherzando e mi stringe.
Io faccio un po’ l’offesa, mi faccio baciare e gli tiro una sberla in testa.
Ci piace stuzzicarci. Non litigare mai sarebbe infinitamente noioso.

Poi un giorno, non so per quale motivo, sono impazzita e…l’ho fatto: ho piegato una camicia.
Io: “Guarda amore, ti ho stirato e piegato la camicia! E’ bella in effetti, perfetta. Ma ho perso un sacco di tempo…E’ meglio impiegare il nostro tempo in altro. No?
Mr. Roverselli: ” Hai ragione! Dai, insegnami a stirare che faccio io! Anzi no, non perdere neanche tempo, cerco su Google come si fa!

Ovvero: come indurre il proprio ragazzo a offrirsi volontario per stirare con una sola mossa, anzi, con una sola frase!

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