Ieri ha nevicato, di nuovo.
Io ero da sola in macchina e per la prima volta in vita mia mi sono trovata a rimpiangere le Nord. Questo è indicativo dello stato di disperazione in cui ero.
A un certo punto non vedendo più nulla e constatando che le condizioni delle strade peggioravano ogni secondo di più, mi è venuto il panico.
Ho visto un ditributore di benzina chiuso e mi sono rintanata lì, sperando che la neve smettesse di scendere in modo così selvaggio e che le strade, per qualche strana legge fisica, diventassero migliori. Nulla di tutto ciò è accaduto, ovviamente.
Il panico cresceva e a nulla sono valsi i tentativi di tranquillizzarmi di quel santo che ho chiamato al telefono delirando.
Allora mi sono distesa sul sedile, comoda. Ho respirato, piano. E riflettuto su una cosa fondamentale: i problemi che ci poniamo, spesso, sono solo nella nostra testa e superarli è più facile di quanto possa sembrare, basta andare avanti e non curarsi di loro.
Ammetto che il solo auto-convincimento non è bastato. Per distrarmi ho dovuto usare metodi “alternativi” come mettere a volume altissimo la musica, stile tamarria-portami-via, pensare a tutto tranne alla bufera che era fuori e alle macchine che cercavano di venirmi addosso (oppure ero io ad andare addosso a loro?) e ripetermi -almeno una ventina di volte- “Vai avanti! Non fermarti proprio ora!“
Il risultato è stato ottimo.
Sono arrivata a casa sana e salva, benchè sfinita e con la convinzione di essere un tantino esaurita.
Ad ogni modo, grazie a questa situazione, ho creato il “mantra” perfetto per il periodo pieno di stravolgimenti e assurdità varie che sto vivendo: “Vai avanti! Non fermarti proprio ora!”