Questo post non ha senso


In questi giorni ho il mio solito blocco dello scrittore. Anche se tale non sono, non riesco comunque a scrivere una riga di senso compiuto e ciò mi disturba. Perchè se hai una passione la vorresti sempre portare avanti.

Questo capita quando ho troppe cose in testa che mi incasinano e non, come si può pensare, perchè non ho nulla da dire.
Mi sento di fatto bloccata  nella mia bolla del tempo che scorre veloce ma che mi fa sentire sempre immobile al punto di partenza. Credo che questa si possa definire: frustrazione.

Eh no, non va affatto bene così.
A 27 anni, con un lavoro che mi piace, un uomo fantastico che mi tratta da regina, amici sinceri, una famiglia allargata meravigliosa e il gluteo che mi resta ancora abbastanza su, non posso lamentarmi sul serio.
No?

Basterebbe così poco in fondo.

Liberarmi dalle paure che mi bloccano.
Paura di dire la cosa sbagliata, di mettermi la maglietta sbagliata, di avere il trucco sbavato quando sono in giro.
Che poi, se ci penso bene, che razza di paranoie assurde sono? Sono proprio una donna.
Se anche andassi in giro con il rossetto sui denti non sarebbe un problema mio, ma di chi -poveretto- assiste alla scena e di chi -bastardo- non mi avvisa!

Ridere di chi continua a dare più importanza alle cose che alle persone.
Ormai si dice più spesso “Che bella la tua giacca, dove l’hai comprata?” piuttosto di un sincero e sentito “Come stai oggi?” detto davvero però, non tanto per dire come in genere accade.
C’è addirittura chi in vista dell’estate va in paranoia perchè teme che la vicina di ombrellone avrà il suo stesso costume. Ma sono vere?  No dai, ditemi che lo fanno di proposito a essere così sceme.

Smettere di provare a domare i miei capelli ricci. Sono ribelli, non stanno come vorrei e spesso sembro far parte di una stirpe di razza canina ancora sconosciuta ma di sicuro un po’ afro.
Ebbene sì, io non sono una liscia naturale. Sono mossa fuori quanto dentro.

Essere anche polemica a volte, perchè buoni non vuol dire farsi calpestare. Neanche da chi amiamo.

Dire cose scomode, se necessario. Dire la mia insomma.
Giusta o sbagliata che sia è pur sempre un’opinione. 

Ed ecco sì, amare.
Amare tanto, sempre, come se non ci fosse un domani.
Perchè io voglio godere di ogni attimo, ogni sorriso, ogni bacio.
Non mi accontento di un amore mediocre che affievolisce con il tempo.
Voglio un amore vivo, passionale e tenero anche.

Sogno la famiglia del Mulino Bianco perchè ho provato sulla mia pelle che esiste gente che si sveglia tutte le mattine con il sorriso e allegra anche quando le cose non vanno bene e anche senza essere fatti di qualche sostanza strana.
Un anno fa ero in una casa dove marito e moglie (n.d.r. i miei) mi svegliavano a causa delle loro risate mattutine.
Oggi, un anno dopo, sono anche io in una casa dove la mattina ci si sveglia con un bacio, si fa colazione con una risata e ci si saluta con un abbraccio (e trentadue baci). 

Desidero quello che ho già. Mi sa che è la felicità.

Questo post non ha senso, ma mi è piaciuto scriverlo.

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